
Oggi, 25 ottobre, sarebbero da ricordare due grandi artisti legati a Venezia: Brustolon: il Michelangelo del legno ed Emilio Vedova, uno dei più grandi pittori d'epoca recente.
Vi parlo del primo essendo praticamente sconosciuto nonostante l'alta qualità delle sue opere.
25 ottobre 1732, muore nella sua Belluno Andrea Brustolon.
E chi era?
Era un giovinetto che ebbe la possibilità, un po’ per contatti un po’ per vocazione, di trasferirsi a Venezia, (la dinamica capitale, ricordo sempre), e imparare come lavorare il legno.
Si cimentò in quest'arte grazie alla presenza dello scultore genovese Filippo Parodi. In quei anni era a Venezia per lavorare a un monumento funebre e nella vicina Padova per una Deposizione, considerata poi un suo capolavoro.
Incertezze su un suo viaggio a Roma. (Preciso che io non ho mai letto sue biografie dettagliate). Quindi il ritorno a Venezia.
Negli anni si fece talmente bravo col legno da metter su una bottega divenuta in breve di prestigio.
Iniziarono così le commissioni importanti da parte di famiglie nobili: i Corner, i Pisani e i Venier, tutta gente ricchissima che poteva permettersi qualsiasi arredo. Mi pare che coi Venier avviò una collaborazione protrattasi per dieci anni.
Scolpiva di tutto, dai soggetti sacri al profano. Figure singole oppure addobbi, intarsi, porta-vasi, sedie e poltrone pazzesche per bellezza. Come periodo siamo tra i due secoli '6-'700.
Oltre che per estetica ed unicità incomparabili all’epoca, era anche famoso per le colorazioni che riusciva ad imprimere ai suoi lavori.
Alcuni lo chiamano il Michelangelo del Legno, ma non so se questo epiteto sia coevo o postumo, comunque sicuramente è meritato.
Se ogni tanto avete occasione di seguire il divertente duetto in TV: Mauro Corona & Bianca Berlinguer, (PS sopravvive ancora negli anni!), sappiate che quando lo scultore-scrittore se ne esce con: “Brustolon!” facendoci sobbalzare sulla poltrona mezzi assonati dopo le fatiche quotidiane, beh, non è un’imprecazione. Infatti, proprio nella sua piccola Erto, c’è un crocifisso del grande scultore.
Andrea tornò tra le sue montagne intorno al ’20 dove fondò un’altra bottega.
Okay, ma che ci ha lasciato il Michelangelo del Legno?
Beh, proprio nella sua Belluno una pala d’altare di legno, pensate! Invece che dipinta è scolpita.
Mentre a Venezia, potete trovare suoi lavori sparsi un po’ ovunque per la città. A Ca’ Rezzonico, il Museo del ’700 Veneziano c’è una sala a lui dedicata. Altri lavori nelle chiese e in numerosi musei e palazzi della città. Questa foto è di un angelo portalampada ai Frari.
Io non me ne intendo di scultura, ma davvero i suoi lavori hanno una plasticità e precisione dei dettagli incredibili.
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Lo so, e lo ripeto, oggi 2006 ci lasciava anche il maestro Emilio Vedova. Riposa nel "cimitero galleggiante" di San Michele. Magari più tardi nel pomeriggio vi posto un ricordo.
Ciao! 😘
