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Oggi, 18 febbraio

18/02/2025 06:54

Andrea Perin

ALMANACCO,

Oggi, 18 febbraio

Longhena e il suo capolavoro: La Salute

Oggi, 18 febbraio 1682, muore a Venezia il Longhena. Fu un grande architetto che dominò tutta la scena veneziana del '600.



Ci ha lasciato palazzi stupendi sul Canal Grande, ma soprattutto, la "Chiesa della Salute"... il suo massimo capolavoro. È un tempio barocco, ricchissimo, con queste rotellone poi che sembrano volersi srotolare sulla laguna.


Un po' di notizie sul suo massimo capolavoro.




Venezia era allo stremo, due pesti nere nel giro di poco più di mezzo secolo. Attività produttive, commerciali, artistiche, perché no? guerre... Tutto fattosi dannatamente così difficile. Il morale della popolazione era a pezzi, serviva un guizzo, qualcosa di grandioso per risollevare gli animi, una promessa. 



Il risultato di quel voto fu la creazione delle Basilica della Salute, dedicata alla Madonna. Un’opera grandiosa, straordinaria, moderna... futuristica direbbero oggi. 




Su non so su quanti progetti valutati, ma fu coraggiosamente scelto quello del Longhena:



“opera vergine, non mai vista, degna e bella, fatta in forma di rotonda macchina...” scriverà in seguito. ✒️



Accidenti... eccome se è bella! 





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Non so dirvi quale sia la prospettiva, lo scorcio più amato dai pittori di tutto il mondo, ma sicuramente questa chiesa che esce dall'acqua tra il Canal Grande e il Bacino di San Marco, è uno di questi.



Giochiamo coi Lego... Baldassare prese un enorme cupolone, una semisfera, appoggiandolo su una colossale base ottagonale cilindrica in Pietra d’Istria a sua volta posta su un'altra enorme. Guardate i grossi contrafforti rotondi che sostengono cupola e primo cilindro... ma dai! non vi ricordano le rotelle di liquirizia?




"Che mato!" Che genio. E poi la posizione, praticamente sull’acqua, che seppe sapientemente sfruttare ideando quell’imponente scalinata culminante col frontone principale così immenso e palladiano.



Fuori è un fiorire barocco, mentre l’interno è strutturalmente quasi spoglio. Quasi, perché in verità tra le cappelle coincidenti con l’ottagono della base e la sacrestia, vi sono opere d’arte immense: Tiziano, Tintoretto, Salviati, Padovanino, Liberi... e persino tele di Luca Giordano, il pittore napoletano.




Se ci andate, fate un salto nella sacrestia, costava un paio di €, ne sarete sorpresi! Quel Tintoretto poi... tutti si girano per vedere da dove provengono i raggi di luce che colpiscono la tavolata imbandita di


Cana

; troppo divertente. Per la cronaca; Caravaggio (il maestro della luce) doveva ancora nascere.




Per costruirla la Serenissima ci mise una montagna di soldi; mezzo milione di zecchini d'oro! E ci vollero più di 50 anni! Vabbe’ dai, oggi ce ne avrebbero messi 100, ma fatta col cemento armato. 



I maestri prima demolirono un vecchio monastero vicino ai magazzini di Punta della Dogana, poi consolidarono il terreno molle e acquitrinoso con un milione di pali... sì avete capito bene: un milione. 



Note successive e studi anche recenti hanno poi ridimensionato il numero decimandolo... va bene, dico io, ma guardate in foto quel popò di edificio in pietra d’Istria con l’enorme cupola ricoperta di piombo, a proposito, qualcuno sa dirmi quanto può pesare? Diverse decine di tonnellate come minimo, quanti T.I.R. Tutto costruito sul fango, nelle melme lagunari. Qualcosa sotto devono pur averci messo se sta lì immobile (pazzesco per Venezia!) da... da 4 secoli!



(Pare che il Longhena si servì di espedienti unici e innovativi per fare star su tutto, persino di una grossa catena interna inserita nei muri).




Potete arrivarci anche a piedi, non serve un vaporetto. Oppure... a nuoto, come faceva Lord Byron. Anzi, se aspettate la festa del 21 novembre, potete passare sopra al ponte provvisorio sul Canal Grande... tipo quello costruito verso la Giudecca per la festa del Redentore.




La prima pietra della grande chiesa fu posata il 25 marzo del 1631, il 21 novembre fu il giorno ufficializzato come fine delle peste. Nel frattempo, il doge e il patriarca, le due persone di spicco che fecero quel voto, erano già morte. 




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 Notturno sul Bacino San Marco. Elaborazione da una cartolina antica).






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